Si cerca di vincolare alla guerriglia il dirigente della OCEZ arrestato

Pubblicato il da comitato pandora

La Jornada – Venerdì 2 ottobre 2009

Si cerca di vincolare alla guerriglia il dirigente della OCEZ arrestato

Ángeles Mariscal. Carcere El Amate, Cintalapa, Chis., 1º ottobre. Il dirigente campesino José Manuel Hernández Martínez, catturato ieri nel municipio di Venustiano Carranza, è stato arrestato per esproprio di proprietà altrui e danneggiamenti, ma negli interrogatori gli hanno chiesto con insistenza se apparteneva all’Esercito Popolare Rivoluzionario (EPR) o ad altri gruppi guerriglieri od organizzazioni civili come il Centro dei Diritti Umani Fray Bartolomé de las Casas (Frayba). Il componente dell’Organizzazione Campesina Emiliano Zapata (OCEZ) è stato portato davanti al giudice 12 ore dopo la sua cattura e dopo 10 ore dall’interrogatorio presso la Procura Generale di Giustizia dello Stato (PGJE). Il campesino ha dichiarato al Pubblico Ministero ed al suo avvocato difensore che nell’interrogatorio presso la PGJE hanno insistito affinché si dichiarasse membro di qualche gruppo armato. “Mi hanno domandato se appartenevo all’EPR. Quando ho risposto che l’unica organizzazione alla quale appartengo è la OCEZ e che questa organizzazione lotta per la via civile e pacifica, allora mi hanno accusato di appartenere all’Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale (EZLN). “Insistevano a chiedermi se avevo rapporti con il vescovo Samuel Ruiz, col parroco del municipio di Venustiano Carranza; con Diego Cadenas, presidente del Frayba, o con Yolanda Castro, del FNLN (Fronte Nazionale di Lotta per il Socialismo). Mi hanno chiesto se possedevo armi.” Il Pubblico Ministero del tribunale, Neftalí Arcia Marroquín, assistito da una persona che si è presentata come rappresentante della Procura per le Questioni Rilevanti della PGJE, ha insistito nel domandargli se aveva rapporti con l’EPR fino a che l’avvocato difensore ha chiesto di smetterla con queste domande perché il reato di cui è accusato Hernández Martínez è l’esproprio della proprietà El Desencanto, presumibilmente commesso nel luglio del 2003 a Venustiano Carranza. Dopo aver reso la sua deposizione, Hernández Martínez ha dichiarato in un’intervista che la sua detenzione è per motivi politici, ed ha tacciato di tradimento il governo statale, perché dopo lo sciopero della fame realizzato nel giugno scorso, le autorità gli avevano promesso che avrebbero trattato la sua richiesta di terra. Il comunicato del governo statale che ammette l’arresto del campesino, segnala che contro di lui ci sono 16 istruttorie aperte, tutte per presunti reati commessi nel contesto di proteste agrarie a Venustiano Carranza. Oggi è stata presa in esame solo una di queste.

Nel frattempo, circa duemila elementi della OCEZ sono andati a Venustiano Carranza a portare il corpo di Jordán López Aguilar, il campesino morto mercoledì, quando con altri compagni cercava di raggiungere i poliziotti che avevano preso Hernández Martínez. A San Cristóbal de Las Casas, il Fronte Nazionale di Lotta per il Socialismo (FNLS) ha condannato “l’arresto illegale” di Hernández Martínez, definendolo “un colpo vigliacco al movimento sociale chiapaneco, nel contesto della crescente criminalizzazione delle legittime lotte sociali del popolo”. “Il modo in cui è stato catturato, da individui che sono arrivati su un camioncino della Commissione Federale di Elettricità con uniformi di questo ente, è un’ulteriore dimostrazione del carattere arbitrario con cui il governo fascista di Felipe Calderón reprime gli attivisti sociali“, aggiunge. http://www.jornada.unam.mx/2009/10/02/index.php?section=estados&article=029n1est  Con informazioni del corrispondente Elio Henríquez

(Traduzione “Maribel” – Bergamo)

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